Gli sgombri di Chioggia anche nello spazio

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Gli sgombri di Chioggia anche nello spazio

L'astrochef Stefano Polato svela tutti i segreti della dieta della cosmonauta Samantha Cristoforetti: le ricette venete al primo posto

Gli scombri di Chioggia fanno parte del menù settimanale di Samantha Cristoforetti, la prima astronauta donna italiana. A rivelarlo il suo chef Stefano Polato nell’incontro con i ragazzi, i loro genitori e insegnanti dell’Istituto Comprensivo Chioggia 2, tenutosi il pomeriggio nell’Aula magna della scuola media “Giovanni Pascoli”.
Poi tante curiosità che hanno meravigliato i presenti: una goccia d’acqua, ad esempio, in assenza di gravità s’ingrossa come una palla e si muove non come un liquido, quale siamo abituati a vedere, ma come materia oleosa; nello spazio ci si lava anche i denti ma, a differenza di quello che capita sulla Terra, nella base spaziale il miscuglio di acqua e dentrificio dopo il lavaggio deve essere ingerito per impedire che particelle vaghino per l’ambiente.
Non solo curiosità. L’occasione ha infatti permesso di fare conoscere che cosa mangia la nostra astronauta nello spazio e anche di fare comprendere tutto il lavoro di equipe e di ricerca che c’è dietro alla alimentazione di un astronauta e di conseguenza quanta attenzione si presta alla preparazione del cibo “spaziale”.
Il menù è stato preparato attraverso un percorso iniziato con un colloquio preliminare tra Polato e Cristoforetti per conoscere i gusti e le preferenze dell’astronauta; poi è proseguito con lo studio delle esigenze psico-fisiche di una persona che si ritrova a vivere per un lungo periodo (sei mesi) in condizioni completamente diverse da quelle che si ritrovano sulla Terra; infine si è pensato anche di soddisfare il palato dell’astronauta perché l’alimento non rappresenta solo una sorgente di energia (proteine, vitamine) ma deve essere anche un momento psicologico importante che dia senso di benessere.
Per dare sapore al cibo è stato fatto largo uso di spezie che, come è noto, hanno funzione di conservazione. L’uso delle spezie, per esempio la Curcuma o il Pepe la cui componente principale è rispettivamente la Curcumina e la Piperina, però è servito anche in funzione di una alimentazione sana in coerenza con le prestazioni a cui sono chiamati gli astronauti.
Il momento in cui Polato ha parlato delle spezie è stato esemplare per comprendere quanta cultura ci sia nel cibo e come passato-presente e futuro siano intimamente legati. I piatti che si tramandano subiscono modificazione in ogni epoca, nel caso della dieta per gli astronauti la tradizione ne è la base che però viene modificata per adattarla alla situazione che richiede l’alimentazione nello spazio. In questo modo si prepara il cibo per il futuro. Una ricerca in cui lo chef svolge un ruolo centrale ma che opera anche con altri soggetti. Polato, per questa iniziativa, ha collaborato infatti con la padovana ditta “De Cecchi” e la “Argotec” di Torino.
La manifestazione si è svolta nell’ambito dell’XI edizione di Progetto Galileo che quest’anno ha come tema nel CIBO, la sapienza di donne e uomini. A presentare Polato e a coordinare l’incontro gli alunni della classe 2E della scuola media “Bruno Maderna” di Sant’Anna di Chioggia.

 


  • 7 Maggio 2015
  • Posted by palo